Gabriele


Ciao a tutti, il mio nome è Gabriele!
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Sono nato a Roma il 10 gennaio 2007, su una piccola isola proprio nel centro di Roma, da una mamma francese e un papà italiano, Amandine e Riccardo.

Un attimo. Devo subito dirvi una cosa, così poi non ne parliamo più.
La mia vita è stata breve, a causa di una malattia cattiva, subdola e resistente, che non ha voluto abbandonare il mio corpo, nonostante tutte le cure possibili, la mia grande tenacia e la mia fortissima voglia di vivere.

Alla vigilia del Natale del 2012 a poche settimane del 6° compleanno, ho dovuto lasciare la mia casa addobbata, il mio amato fratello Tommaso e i miei due cocker Orazio e Corto, la mia scuola francese e tutti i miei compagni, per iniziare un lungo e difficile percorso di cure, per tentare di sconfiggere questa malattia, che non ho mai sentito nominare da nessuno durante questi due anni: la leucemia mieloide acuta.

I miei genitori mi hanno protetto e donato per quanto possibile serenità e aria di casa ed io in cambio gli ho restituito il mio sorriso e la forza per combattere insieme.

Non ho pianto quasi mai, quando ero all’ospedale.
A che sarebbe servito piangere? Non mi avrebbe fatto guarire. E così ho preferito ridere, scherzare e continuare a pensare alla mia vita, ai miei progetti.

Sono stato così bravo, che un medico importante dell’ospedale di New York, dove ero ricoverato, mi ha donato la sua medaglia d’oro che aveva vinto alla Maratona! Hanno scelto proprio me tra tanti bambini, ed io ne sono stato molto fiero e contento.

Vi parlo un po’ di me.
Mi piace tanto disegnare e dipingere!

DSCN0658Ho fatto centinaia di disegni e quadri, sempre con la mia firma personale: un omino con il cappello e i baffetti che fuma una pipa. Mi piace essere originale.
Tutti mi dicono che sono molto bravo, e allora ho pensato che forse nella vita precedente ero un pittore famoso, forse ero Mirò! A scuola una volta ci hanno portato a vedere una sua mostra, e mi era piaciuto tanto! E certo, li avevo fatti io quei quadri!
Mi piacciono anche Modigliani e Van Gogh.

L’idea della morte proprio non mi andava giù. Non aveva senso che tutto sarebbe finito. E allora, dopo tanto pensare, ho avuto un’illuminazione: dopo ogni vita, ne inizia un’altra! E c’è di più: possiamo scegliere cosa essere. Io e la mia famiglia, abbiamo già deciso che saremo una famiglia di gatti.
E allora, per conoscere bene i gatti, ne ho scelto uno, anzi lui ha scelto me! il mio amato Milo.

Altre cose che mi piacciono:
Scrivere storie fantastiche e fare fotografie insieme a mio papà, cucinare e parlare francese con mia mamma, giocare insieme a mio fratello Tommaso e la mia tata Teresa. Fare scherzi alle persone, specie ai miei nonni Alberto e Patrizia, e ridere a crepapelle nel vedere la loro reazione, divertirmi con gli zii Emanuela e Andrea e le cugine Flavia e Cecilia, mangiare cibo vietnamita (mia mamma ha origini del Vietnam e io vado fiero dei miei occhi a mandorla!), gli insetti, specie quelli un po’ spaventosi, che però mi fanno anche un po’ paura, la neve, che quando un giorno è caduta all’improvviso ha trasformato la mia città in un luogo magico e divertente.
Adoro mascherarmi e interpretare i personaggi in cui mi trasformo: un mimo, un mago, Dracula, uno Chef, un ballerino di tip tap, un pittore… sarei stato un bravo attore!

Odio i maleducati e gli ignoranti che inquinano e sporcano ovunque.
Io e mio fratello siamo iscritti a Greenpeace e difendiamo la natura!
Amo la natura, la montagna, i boschi profumati e i suoi abitanti misteriosi, il mare… ho pensato tanto al mare quando ero rinchiuso in ospedale, avrei tanto voluto tuffarmi nel mare!

Ho un amichetto in Madagascar, si chiama Sebastien.
Lui aveva bisogno di aiuto, per essere curato e per andare a scuola, ma sua mamma era lontana e suo papà non c’era più. E allora ho chiesto ai miei amici di non farmi il regalo per i miei compleanni, ma di portarmi dei soldi, che poi abbiamo inviato a Sebastien. Lui ha potuto curarsi e frequentare la scuola e mi ha inviato lettere e disegni per ringraziarmi.

Ora per me è di nuovo il momento di aiutare altri bambini che, come è accaduto a me, devono affrontare prove difficili e da soli non ce la farebbero.

I miei genitori hanno fatto nascere, proprio il giorno del mio compleanno, un’associazione che porta il mio nome ed avrà il viso simpatico dell’omino con i baffi che fuma la pipa, per aiutare ovunque nel mondo i bambini che sono in difficoltà.
Sarò felice se deciderete di aiutarli insieme a noi!

Grazie,

Gabriele